Il progetto SANT’ISIDORO prende il nome dall’agricoltore divenuto il santo protettore dei contadini e nasce con lo scopo di intraprendere attività sane, rispettose del creato.
Il desiderio di recuperare un rapporto più sostenibile con la natura, la voglia di tornare alle cose semplici e manuali hanno incontrato lo Zafferano: un’antica spezia coltivata in Piemonte fino al XV secolo. Con perseveranza e dedizione SANT’ISIDORO riporta lo Zafferano nelle dolci colline del Roero, utilizzando solo metodi di Agricoltura Biologica.
SANT’ISIDORO è una realtà giovane, fondata nel 2016 da Fabio e Maria Paola, ma che si innesta sulla consolidata esperienza nell’attività agricola maturata dall’azienda familiare “Repellino Maria Paola”, che opera da più di dieci anni nel territorio.
Isidoro era un povero contadino nato a Madrid alla fine dell’XI secolo. Ogni mattina si alzava, prima del dovuto, per recarsi a pregare in una chiesa. Il lavoro gli sembrava poi più leggero e gli riusciva meglio. Il padrone, un ricco proprietario terriero,si stupiva di come Isidoro potesse zappare tanta terra o tracciare tanti solchi. Un giorno, di nascosto lo sorvegliò, e il suo stupore crebbe in meraviglia,scorgendo due angeli al lavoro insieme al contadino. Al padrone non rimase che affidare completamente la sua terra al contadino che poteva disporre di tali opere. Da allora la terra rese ancora di più, con gran vantaggio non solo del padrone, ma dei poveri, ai quali Isidoro donava quasi tutta la sua parte, d’accordo con la moglie, come lui sana, onesta e religiosa. Nonostante ciò non mancarono mai di nulla.
Tra i poveri, Isidoro considerava anche i passerotti affamati durante l’inverno. Andando al mulino, aveva cura di sparpagliare per la via manciate di grano. Giungeva così al mulino col sacco mezzo vuoto, ma poi ritornava col medesimo sacco colmo di farina, perché sotto le macine il poco grano rimasto rendeva il doppio.
Anche dopo la morte, Isidoro continuò a fare la carità. Sulla sua tomba infatti fiorivano i miracoli. Il Re Filippo II per guarire da una grave malattia si fece portare le reliquie nella reggia. Dopo aver ricevuto la grazia fece sapere a Roma che lì a Madrid, un Santo contadino aspettava, da cinque secoli, la canonizzazione.
I contadini ebbero così un Santo protettore, come loro laborioso, ma forse più di loro generoso.